Fiore e farfalla
Una volta, un uomo chiese a Dio: un fiore e una farfalla.
Ma Dio gli diede un cactus e una larva.
L'uomo era triste poiché non capiva cosa aveva sbagliato nella richiesta.
Allora pensò: con tanta gente che aspetta.... e decise di non domandare niente.
Passato qualche tempo, l'uomo verificò la richiesta che era stata dimenticata.
Con sua sorpresa, dallo spinoso e brutto cactus, era nato il più bel fiore.
E la orribile larva si era trasformata in una bellissima farfalla.
Dio agisce sempre giustamente.
Il tuo cammino è migliore, anche se ai tuoi occhi appare tutto sbagliato.
Se hai chiesto a Dio una cosa e ne hai ricevuto un'altra, abbi fiducia. Abbi la certezza che egli dà sempre quello di cui hai bisogno, al momento giusto.
Non sempre quello che desideri è quello che necessiti.
Siccome egli non sbaglia mai la consegna delle tue richieste, vai avanti senza mormorare o dubitare.
La spina di oggi sarà il fiore di domani!
Il potere è servizio e questo, perché sia ben fatto, dovrebbe curare anche il più piccolo dettaglio, affinché l'altro si senta degno delle
attenzioni che riceve.
L'autocommiserazione è il male più
grande che si possa fare nei propri confronti, è il tratto tipico della personalità infantile, ripiegata su se stessa e impotente di fronte a difficoltà che considera troppo grandi per essere
affrontate. La persona resiliente considera invece le opportunità in gioco, cosa può fare con ciò che ha, piuttosto che lamentarsi per ciò che non ha o ha perduto.
Resta in me. Così splenderò del tuo spesso splendore e potrò essere luce agli altri.
Le parole di Gesù sono un richiamo chiaro alla radicalità in tema di fedeltà coniugale. L'uomo e la donna sono chiamati a un patto d'amore
che sia immagine e somiglianza dell'amore fedele di Dio per il suo popolo.
Gesù prese il calice e «rese grazie». È da questo particolare, in apparenza secondario, ma in realtà essenziale, che il gesto di Gesù mutuò
il suo nome di «eucaristia» (che significa appunto ringraziamento).
Quella della resistenza è la prima e la più ricorrente tra tutte le difficoltà che un pellegrino deve superare per raggiungere la meta del
suo percorso. Aderire, intraprendere iniziative sulla spinta del fervore e della gioia è facile, ma l'indispensabile perseveranza è faticosa.
Papa Francesco
Il male è entrato nel mondo quando Dio ha voluto creare esseri di straordinaria grandezza, perché intelligenti e liberi.
Noi [...] vorremmo vedere subito il bene premiato e il male punito. Dio aspetta, lasciando all'uomo il tempo di convertirsi e servendosi
anche del demonio, perché l'uomo possa dare prova di fedeltà al suo Signore.
Vorrei che si scrivessero i difetti dei santi e quanto essi hanno fatto per correggersi; ciò servirebbe assai più dei loro miracoli e delle
loro estasi.
In questo cammino verso il Natale verrà il momento dell'incontro. Non lasciarti afferrare dal frastuono del mondo. Non perdere te stesso
lungo le strade frenetiche dell'oblio e della disperazione. Percorri le vie del cuore. Dio ti attende. Dio con noi, Dio per noi, Dio in noi.
Quale uomo infatti è in grado di giudicare un altro uomo? Il mondo è pieno di di giudizi avventati. Colui del quale dovremmo disperare,
ecco che all'improvviso si converte e diviene ottimo. Colui dal quale ci saremmo aspettati molto, ad un tratto si allontana dal bene e diventa pessimo.
Dio provvede al meglio per ciascuno di noi ed egli sa ciò che è il nostro meglio perché vede l'immensità dei tempi; noi vediamo una corta
spanna di tempo e in essa non sappiamo che cosa è meglio. Ma se preghiamo con fiducia e abbandono, siamo certi che il Signore si prende cura di noi.
Carlo Maria Martini
Il Signore ci dia di contemplare gli esempi di povertà somma di Gesù nel presepio, di esaminare il nostro cuore per comprendere se esso è
libero per la ricerca di lui, per l'amore del prossimo, per il servizio degli altri, e se possiamo fare qualcosa di più in questo senso senza chiuderci nei nostri privilegi e nelle nostre
tradizioni.
Carlo Maria Martini
Gli sposi possono imparare a pregare anche così: "Signore, dacci oggi il nostro amore quotidiano", perché l'amore quotidiano degli sposi è
il pane, il vero pane dell'anima, quello che li sostiene per andare avanti.
Papa Francesco